Domenica a Civitavecchia riprende per il CUS il campionato di serie C2 di rugby.

In terra laziale i ragazzi di Maria Cristina Tonna si troveranno ad affrontare una formazione che poco ha a che fare con quella battuta all’Acquacalda solo pochi giorni fa con il pesante punteggio di 44 a 5.

Arriva quindi il primo ostacolo per la formazione bianconera dopo una preparazione che ha compreso per la prima volta un vero e proprio ritiro, numerosi incontri amichevoli e una preparazione atletica curata in maniera impeccabile da Bani.

Le premesse per ben figurare ci sono tutte, i segnali che arrivano dalla squadra sono di assoluta fiducia negli schemi tattici della “mister” e di voglia di vincere.

La allenatrice, per nulla distratta dall’attenzione dei media per la sua prossima maternità, ha portato la grinta che mancava alla squadra della nostra città che nelle stagioni precedenti al suo arrivo non aveva evidenziato particolari lacune tecniche ma solo mancanza di “cattiveria” agonistica.

La formazione capitanata da Mameli, ex giocatore laziale, parte per questa trasferta per fare bottino pieno nel primo incontro ufficiale così da poter lavorare solo per le rifiniture nel mese di pausa che seguirà a questa partita.

La determinazione dei cussini appare veramente solida; anche gli infortunati della passata settimana hanno continuato ad allenarsi svolgendo lavori specifici diversi dai compagni.

Ad una prima fila di esperienza si affianca una seconda linea con potenzialità ottime e una terza che poco ha da invidiare a formazioni di categoria superiore; i mediani hanno svolto un ottimo lavoro e i trequarti, assimilati alla perfezione gli schemi insegnati dalla Tonna,  appaiono finalmente capaci di un gioco veloce e concreto.

 Anche i giovani della squadra ( Balducci, Bertolli, Bernardoni, Barone A. e  Vagheggini tra gli altri) hanno dimostrato in tutte le occasioni di essere in grado di scendere in campo dal primo minuto e per la prima volta i problemi per fare la formazione saranno di abbondanza.

L’accordo che regna nella squadra, grazie ad un rinnovato spirito di gruppo, fa sì che anche gli ultimi innesti si sentano parte integrante della formazione che scende in campo; la coach è quindi riuscita ad imporre, come promesso un anno fa, la sua idea di rugby, con una formazione forte ed unita in campo e fuori.

Antonio Cinotti